Sandro Capatti e Luciano Mazzoni all’inaugurazione di Oltre il ponte
Incontro con Sandro Capatti, presidente e tra i fondatori della neonata associazione di integrazione civica “Oltre il ponte” insieme a Luciano Mazzoni e Marjon Gaida. Ecco cosa ci ha raccontato.
La promozione di momenti e di spazi di socializzazione con le altre realtà presenti sul territorio nazionale.
La creazione e lo sviluppo di opportunità di scambio e di integrazioni socio-culturali nell’ambito dei più ampi tessuti sociali comunitari ed extracomunitari.
Sono alcuni degli ambiziosi obiettivi che si pone Oltre il ponte, neonata associazione di Parma fondata da Sandro Capatti, Marjon Gaida e Luciano Mazzoni.
OLTRE IL PONTE DELL’INTEGRAZIONE
Non nasconde l’emozione, Sandro. Sa bene quante siano le associazioni che da anni lavorino sul fronte del dialogo e dell’integrazione delle minoranze.
Per tale ragione mi aiuta subito a capire meglio la loro attività.
I ponti sono già stati creati. Adesso dobbiamo stare dall’altra parte della sponda.
“Ci occupiamo della promozione di momenti e di spazi di socializzazione e di scambio con le altre realtà presenti sul territorio nazionale – racconta Sandro.
Ma promuoviamo anche la creazione e lo sviluppo di opportunità di integrazione socio-culturale”.
E proprio a questo scopo sono già in fase di allestimento i laboratori per elaborare programmi ed iniziative di solidarietà.
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Si parte dallo studio, dalla ricerca e dalla formazione sulle tematiche che riguardano l’organizzazione e l’integrazione civica.
Sono già tante le iniziative e i progetti che stanno prendendo forma in questi giorni – prosegue Sandro – , nel segno della solidarietà e del confronto”.
Nel frattempo, è stato già raggiunto un primo significativo traguardo.
Il gemellaggio con l’associazione ‘Non ne vale la pena’ di Frattamaggiore, nel napoletano, che si occupa di detenuti e delle loro famiglie, ma anche di persone con problematiche psichiatriche.
PERSEGUIRE L’INFORMAZIONE
Noi non ci occuperemo di accoglienza, né di gestione dell’immigrazione, ma di integrazione civica.
Sono tre i fronti su cui si sta muovendo Oltre il ponte:
- lo studio dei fenomeni emigratori e dei contesti che vi sono legati;
- la creazione e realizzazione di progetti, da sviluppare sul territorio locale e su altri territori in collaborazione con associazioni partner;
- la realizzazione di un progetto editoriale di largo respiro.
Senza dimenticare di fare informazione.
LA GIUSTIZIA
“Una delle iniziative che intendiamo portare avanti è una Giornata di studi dedicata alla Lingua madre – conclude Sandro – poiché in molte regioni del mondo alcuni idiomi e nativi corrono il rischio di scomparire per sempre.
La nostra associazione vuole infine occuparsi di temi legati alla giustizia, come accaduto di recente per il drammatico caso di Chiara Lo Giudice”.